Carlo Ceresa (?) (San Giovanni Bianco, Bergamo, 1609 -Bergamo,1679)

Ritratto di giovane dama, 1635 ca.
olio su tela; inv. P 5
acquisizione: collezione Pelagio Palagi, 1860

La posa rigida, la sontuosità dell'abito, gli attributi tradizionali della nobildonna, il libricino di contenuto religioso e il ventaglio, caratterizzano il dipinto comunque come ritratto di parata.
Il piccolo scorpione sulla gorgiera allude forse a un'impresa dei Gonzaga, suggerendo così che l'effigiata potrebbe appartenere a questa casata.
Ritenuto a lungo opera di un artista fiammingo, Pourbus il Giovane, o addirittura spagnolo, Bartolomé González, il dipinto è stato attribuito al pittore bergamasco Carlo Ceresa, noto soprattutto come sensibile ritrattista della piccola nobiltà locale.
Il riferimento all'ambito lombardo appare plausibile per la luce naturale, l'ambientazione sobria e la sottile caratterizzazione psicologica del volto.
Tuttavia il confronto con le opere sicure di Ceresa desta qualche perplessità. Di recente si è proposto un interessante confronto con i ritratti del bolognese Alessandro Tiarini, in cui l'accurata descrizione di ogni dettaglio dell'abito si unisce all'attenzione sensibile ai tratti del volto.