Jacopo Zanguidi, detto il Bertoja (Parma, 1544 - 1574)
Ratto delle Sabine, 1570 ca.
olio su tela;
inv. P 8 acquisizione: eredità Agostino Sieri Pepoli, 1910; già appartenuto alla collezione Malvezzi Bonfioli
La critica ha più volte oscillato nell’attribuzione del dipinto tra il parmense Bertoja e il suo stretto collaboratore bolognese Girolamo Mirola. Il dibattito è ancora aperto, tuttavia ragioni stilistiche e cronologiche favoriscono il Bertoja.
L’opera è collocabile nell’ultimo periodo di attività dell’artista, attorno al 1570, quando, eseguiti gli affreschi del palazzo del Giardino a Parma, egli si accinge alle ultime imprese romane. La scena è stipata da una moltitudine di personaggi distribuiti su vari piani, in uno spazio teatralmente deformato.
Le donne, afferrate dai soldati, si dimenano con eleganza, sullo sfondo di un paesaggio disseminato di edifici all’antica e di rovine; in primo piano si addensano cavalli e cavalieri.
Si tratta di un’opera di esasperato manierismo in cui, alle componenti auliche della maniera emiliana derivate dal Parmigianino, si aggiunge la forza espressiva dei grandi cicli narrativi romani.