Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 - Napoli, 1652/1653)
Ritratto di Gonfaloniere, 1622
olio su tela; inv. P 4
acquisizione: eredità Agostino Sieri Pepoli, 1910
Grazie alla scritta sul retro ARTEMISIA.GENTILESCA.FACIEBAT.ROMAE.1622, ora non più leggibile, questa tela è una delle poche opere firmate e datate della pittrice ed un importante documento della sua attività ritrattistica, elogiata dai contemporanei, ma non altrimenti testimoniata da opere certe.
Sconosciuta è invece l’identità dell’effigiato, contrassegnato come cavaliere dell’ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro dalla croce trifogliata sul petto e come gonfaloniere pontificio dallo stendardo sullo sfondo.
L’impostazione del dipinto corrisponde alla collaudata tipologia del ritratto aulico a figura intera introdotta da Tiziano, tesa a commemorare, attraverso gli attributi di rango, in primo luogo il ruolo sociale e politico della persona raffigurata.
A dispetto di questo schema tradizionale, la vivacità e la penetrazione psicologica del ritratto, il taglio audace della luce, di chiara impronta caravaggesca, e il virtuosismo nella resa dei differenti materiali ne fanno un capolavoro di straordinaria modernità.