In un angolo della sala è collocato un guéridon di manifattura romana, proveniente dal lascito dello scultore Cincinnato Baruzzi.
Esso presenta un sostegno centrale in marmo lavorato a foglie d'acanto e un piano circolare a mosaico policromo, con motivi a girali e scena centrale raffigurante un leone che sbrana un cane.
Questi preziosi manufatti, che imitano tecniche e soggetti della tradizione antica, si diffusero particolarmente a Roma, tra Sette e Ottocento.