Giuseppe Maria Crespi, detto lo Spagnolo (Bologna, 1665-1747)
Ritratto del Cardinale Prospero Lambertini, 1739/1740
olio su tela; P 108
acquisizione: mercato antiquario, 1960
Poco prima della sua elezione al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIV, avvenuta il 17 agosto 1740, il cardinale Prospero Lambertini, arcivescovo di Bologna, posò per un grande ritratto nello studio del pittore Giuseppe Maria Crespi, col quale si intratteneva volentieri in scherzi e battute bonarie.
Lasciata la sua amata città, il nuovo pontefice chiese che il dipinto, opportunamente aggiornato con gli attributi papali, gli fosse spedito a Roma, dove ancora si ammira nella Pinacoteca Vaticana.
Il ritratto qui esposto non è un bozzetto di quel dipinto, ma piuttosto una replica di piccole dimensioni, ricordo della prima versione.
Il cardinale, dal volto pieno e quieto, è ripreso nel suo studio, con la penna in mano.
Attorno a lui tutto appare instabile: i volumi sul fondo, la tenda tirata dal servo, i mobili e il libro aperto sullo scrittoio, come colpito da un'improvvisa corrente d'aria.
Lo stesso cardinale, sorpreso nell'atto di sollevarsi dalla poltrona, mostra un'incertezza che poi il Crespi corresse, ritenendola forse troppo spontanea per un pontefice.
L'opera assume quindi un tono di cordialità e vivace immediatezza, che è dovuto da un lato all'esecuzione sciolta e informale, ma dall'altro sicuramente anche al rapporto confidenziale tra il modello e l'artista.