Alessandro Tiarini (Bologna, 1577-1668)
Annunciazione, 1640/1645 ca.
olio su tela; inv. P 96
acquisizione: eredità Agostino Sieri Pepoli, 1910
Il Tiarini, allievo prima dei bolognesi Prospero Fontana e Bartolomeo Cesi, durante un lungo soggiorno a Firenze, passò alla bottega del Passignano.
Dopo il suo rientro a Bologna nel 1606 divenne uno degli interpreti più originali dello stile di Ludovico Carracci.
La sua opera si distingue per la felice vena narrativa e per la resa in chiave umana degli episodi della storia sacra, adottando spesso un chiaroscuro drammatico.
In questa piccola Annunciazione la sua tavolozza si fa più chiara e delicata; ciò è dovuto all'influsso della pittura di Francesco Albani e della scuola di Guido Reni durante l'ultima fase della carriera dell'artista.
A differenza di altre versioni del tema, qui la resa intimistica del soggetto è probabilmente legata alla destinazione privata.