Pittore emiliano (seconda metà del XIII secolo)
Crocifisso, Dolenti e Redentore, 1265 ca.
tempera su tavola; inv. P 61
provenienza: sconosciuta
E’ simile ad altre croci, derivate dal Crocifisso di Giunta Pisano in San Domenico a Bologna, eseguite per edifici religiosi francescani in vari centri dell’Emilia, della Toscana, dell’Umbria e delle Marche.
Le linee incisive che disegnano la figura di Cristo rendono con forte drammaticità la struttura del corpo, secondo una prassi medievale, superata solo sul finire del Duecento dall’arte giottesca.
L’ignoto autore è stato variamente indicato dagli studiosi con nomi convenzionali come “Maestro di San Francesco”, “Maestro dei Crocefissi Francescani”, “Maestro dei Crocefissi blu”.
Nel corso dell’Ottocento, dalla chiesa di S. Girolamo della Certosa, entrò a far parte della sezione dei Primitivi del Museo Civico.