Gaetano Gandolfi (San Matteo Decima, Bologna 1734 - Bologna, 1802)

Ritratto di Giovanna Spisani e Autoritratto, 1763
olio su tela; inv. P 845, P 844
acquisizione: donazione Tristano Giorgio Agostini, 2006

I due pendants vennero eseguiti nel 1763, la data si ricava dalla scritta sull'autoritratto del pittore: G. G. fecit d'Anni 29. Analogamente sul ritratto della moglie Giovanna Spisani è annotato: d'Anni 20.
I due giovani si sposarono proprio in quell'anno e i dipinti erano evidentemente destinati a ricordare l'avvenimento e in seguito passarono agli eredi.
Straordinariamente moderna la resa del volto dell'artista, che emerge con esuberanza nel pieno degli anni, esibendo tavolozza e pennelli.
La mogliesi presenta più timidamente come una giovane donna dalle carni fresche e rosee, i capelli semplicemente raccolti, l'abito vaporoso.
Le tinte pastose e schiarite ricordano la tecnica del pastello che l'artista aveva avuto modo di apprezzare nel suo recente soggiorno a Venezia, da cui seppe trarre molti insegnamenti.
Il suo stile infatti, saldamente disegnativo, formato nel solco della tradizione accademica bolognese, si arricchì di toni luminosi e vibranti, alla ricerca di una più autentica naturalezza.
Questi dipinti sono tra i risultati più felici della produzione di Gaetano Gandolfi, al passo con i maggiori esiti della ritrattistica europea del suo tempo.