Pier Francesco Cittadini, detto il Milanese (Milano, 1613/1616 - Bologna, 1681)

Inverno e Autunno, 1650/1655 ca.
olio su tela; inv. P 138, P 149
acquisizione: eredità Pier Ignazio Rusconi, 1930

Assieme alla Primavera e l’Estate conservati nella Galleria Estense a Modena, questi dipinti formano la serie delle Quattro stagioni già di proprietà dei conti Legnani.
Entro la cornice vegetale della stagione rispettiva – man mano che si passa dalla primavera all’inverno, i fiori lasciano il campo a frutta e verdura – sono raffigurate scene di mitologia antica che si accordano sempre al periodo corrispondente; nell’Autunno sono il Sileno ebbro e Bacco che sovrintende alla vinificazione, nell’Inverno la fucina di Vulcano, con puttini e Marte e Venere sullo sfondo.
La tipologia del “paesino” con figure incorniciato da fiori e frutta, di ascendenza fiamminga, era diventato di moda alla metà del Seicento, e il Cittadini, di origine milanese ma passato alla scuola del Reni, era uno specialista rinomato in questo genere; nelle tele Legnani raggiunge un felice equilibrio tra il naturalismo chiaroscurale della natura morta, frutto del suo soggiorno romano, e il classicismo dei paesaggi figurati che richiamano gli esempi di Francesco Albani.