Giacomo Rossi (Bologna, 1748 - 1817)
La Vittoria (?), 1797 ca.
stucco; inv. S 18
collocazione originaria
Attorno al 1797 il governo della Repubblica Cispadana commissionò una serie di cinque statue (La Vittoria, Il Genio, La Vigilanza, Minerva e Giunone) agli scultori neoclassici Giacomo De Maria e Giacomo Rossi per la decorazione della galleria Vidoniana nel Palazzo Comunale.
A quel tempo la sala metteva in comunicazione gli appartamenti destinati ai membri del Direttorio. Le statue, di soggetto allegorico e mitologico, sono collocate entro nicchie, su piedistalli classicamente scanalati.
La Vittoria è raffigurata secondo uno schema nuovo rispetto alla tradizionale Iconologia di Cesare Ripa. In vesti antiche, indossa un elmo greco e un’egida che reca al centro un sole raggiante. Con la mano sinistra regge ad una clava, simbolo di Ercole e della Fortezza, mentre il suo piede destro è poggiato sopra una sfera .
Dietro di lei spuntano due rotoli, identificabili con stendardi arrotolati (le nazioni vinte) o con papiri (le vecchie leggi).