Questo primo ambiente e i due successivi (sale 12 e 13) conservano l'allestimento ideato nel 1935 da Guido Zucchini, in occasione della mostra del Settecento bolognese, seguendo il modello di “museo arredato” in voga nella prima metà del Novecento.
Qui vennero sistemati i materiali provenienti dal lascito testamentario del marchese Pier Ignazio Rusconi (1930), che disponeva la donazione al Comune di una ricca raccolta di dipinti, mobili e suppellettili.
A questi si sono aggiunti opere e arredi provenienti da altri lasciti (collezioni Pepoli e Verzaglia Rusconi) e integrazioni più recenti, componendo così una preziosa testimonianza del collezionismo bolognese del primo Novecento e dei suoi legami con il mondo antiquariale.
Le sale, rifinite con tappezzerie damascate e tendaggi, assunsero dunque un aspetto neo-barocco, in linea col gusto rievocativo del tempo.
L'intera sezione museale venne intitolata a Pier Ignazio Rusconi.